Esistono molti modi per coltivare e decorare le proprie piante da interno, fra le tante varietà di vaso, di diversa forma, colore e materiale.
Uno fra tutti, economico e facile da fare anche in casa, è l’arte giapponese del Kokedama, che letteralmente significa “perla di muschio”, in voga nel Sol Levante già nel 1600 in contrapposizione alla più nota pratica del bonsai.
Ultimamente i kokedama sono diventati un arredamento trendy anche dalle nostre parti.
Anche se all’apparenza non sempre è di facile coltivazione, seguendo alcuni consigli si possono ottenere dei bellissimi oggetti d’arredo.
In questo articolo vediamo brevemente quali sono i passi per realizzare il proprio Kokedama e così ottenere le proprie “perle di muschio”, vasi pensili da appendere oppure appoggiare semplicemente sui mobili.
Come realizzare un Kokedama fai-da-te:
Materiali spesso usati:
- Una pianta piccola
- 1 parte di argilla espansa e 5 parti di torba
- In alternativa: 1 parte di terriccio per bonsai e 2 parti di muschio per orchidee
- Muschio in fogli
- Spago
Come scegliere la pianta per il Kokedama?
Per i kokedama si consiglia di scegliere piante da interno che non crescono molto, come il ficus, la felce, la dracaena, la monstera, la calathea, la peperomia o la dieffenbachia.
Si consiglia inoltre di iniziare con piante facili da gestire, la prima scelta potrebbe essere per esempio il filodendro oppure il pothos.
C’è modo di sperimentare e si possono coltivare anche le piante rustiche trovate in natura, come la pratolina.
Il procedimento
In breve si tratta di stendere il muschio, fare una palla di terra con le radici della pianta al proprio interno e compattare e legare il tutto a forma di sfera con dello spago.
Puoi aiutarti con dei video tutorial come questo che abbiamo selezionato per te:
Come e quando innaffiare il Kokedama?
Specialmente se appeso, il Kokedama si secca più rapidamente ed avrà bisogno di irrigazioni più frequenti.
Per idratare la pianta sarà sufficiente immergere il Kokedama in una bacinella di acqua per 5-10 minuti e strizzare la base per eliminare l’acqua in eccesso.
Come appendere il Kokedama?
Questi vasi sono facili da appendere, dopo aver trovato un angolino della casa che ci piace, con del filo trasparente dal soffitto o sotto le mensole.
Come trasportare il Kokedama durante un trasloco senza danneggiarlo?
Per la spedizione o il trasloco di piante è necessario prestare particolari attenzioni per salvaguardarne l’aspetto e la salute.
Per prima cosa è meglio non innaffiare la pianta il giorno stesso o quello precedente la partenza, per evitare che l’imballaggio venga bagnato, rovinato e distrutto durante il trasporto.
È preferibile usare delle salviette inumidite da porre attorno alla base della pianta, per poi avvolgere la rete in polietilene e uno o due strati di pluriball (il materiale di imballo con le palline per intenderci) e all’esterno altri 2 strati di cartone.
Dopo aver messo un sostegno per le piante più delicate, si può inserire il tutto in una scatola, avendo cura che anche la parte aerea della pianta sia protetta.
Dopo essersi presi cura della propria creazione, per il resto del trasloco ci può pensare Equipe Traslochi, richiedendo un preventivo oppure noleggiando un camion o furgone con autista per un trasloco fai da te.
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